Per te...


“Ogni adolescenza coincide con la guerra,

che sia falsa, che sia vera,

Ogni adolescenza coincide con la guerra,

che sia vinta, che sia persa.

[…]

E non mi dire che non mi conosci più,

che ti sei dimenticato,

non mi dire che non ti ricordi più”.

Tre allegri ragazzi morti


Ogni guerra ha le sue battaglie e i suoi principi.

Ogni guerra ha armi e armature, anzi, possiamo forse dire che ognuno ha la sua armatura, così nella vita come nei videogame.

Alcune di queste battaglie sono caratterizzate da silenziose ritirate, dalla voglia di stare nascosti ancora per un po’.

Altre volte invece lo scontro è continuo, fin quasi allo sfinimento. Genitori, coetanei, il mondo in generale.




È davvero interessante pensare che ogni adolescenza coincida o assomigli un po’ a una guerra, un momento di riorganizzazione di sé che può portare a scontri vivaci o ritirate. Talvolta questa guerra è silenziosa e invisibile, si svolge internamente e si riconosce e intuisce dalle incertezze di chi sta cercando di sopportarla o dalla sua armatura maestosa.

In altre occasioni sono la famiglia intera, gli amici o il mondo intero i soggetti coinvolti in questa guerra.

I percorsi psicologici con gli adolescenti si propongono dunque di accompagnare al diventare adulti aiutando a vedere i pezzi di fune ingarbugliati e provando a scioglierli.

Vengono dunque in mente due immagini:

-          Una corda ingarbugliata: in adolescenza le sinapsi si moltiplicano in modo disordinato, creando confusione e disorientamento. A volte è difficile mettere insieme le emozioni con i pensieri senza perdersi. Si avverte dunque il bisogno di fermarsi e fare ordine, mettere parole in qualcosa che rischia di rimanere disordine. Come una corda arrotolata, tirando una piccola parte tutto si annoda ancora di più e non si riesce a capire dove sia iniziato l’ingarbugliamento. Capita ad esempio di accorgersi che “non ho più voglia di vedere quell’amico ma in realtà non so bene il perché”, oppure “mi sento in guerra ma non so con chi e per cosa”.

-          Partenza per mare: le barche sono molto più sicure nel porto ma non sono state costruite per questo (Coelho). Così può succedere di sentire la voglia di partire per mare, cambiare qualcosa nella propria vita ma non sapere cosa e dove andare. Oppure che il bisogno di stare tranquilli in porto sia ancora troppo forte.

Lo slancio vitale fatica così a trovare una direzione.

Questi ingarbugliamenti o difficoltà a partire possono presentarsi in vari ambiti, pensiamo ad esempio quello scolastico, sportivo, con gli amici, nelle relazioni affettive o con i genitori.